Restauro Cristo

PS: dalla presente relazione sono state eliminate le foto lesive all’immagine di Gesù con la Croce.

RELAZIONE TECNICO-SCIENTIFICA FINALE

RESTAURO DELLA STATUA LIGNEA DI “GESU’ CON LA CROCE” CONSERVATA PRESSO LA CHIESA DI SAN LORENZO A BISCEGLIE (BT)

La restauratrice dott.ssa Maria Luisa De Toma
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La statua lignea raffigurante Gesù con la Croce presentava degradi sia di tipo strutturale, sia di tipo superficiale. Le articolazioni del manichino (braccia) erano notevolmente allentate e non svolgevano più la funzione di posizionamento degli arti in maniera corretta; una conferma di tale degrado di tipo “meccanico” è visibile su alcune immagini del Cristo in cui si vede il braccio sinistro mantenuto alla croce da un laccio durante la processione del venerdì Santo (vedi progetto). La pellicola pittorica presente sul volto, mani e piedi era caratterizzata da depositi superficiali incoerenti. Si trattava di polvere, residui di vernici ossidate, ridipinture e nerofumo; quest’ultimo veniva prodotto dall’antica consuetudine di collocare le candele all’interno della nicchia ove la statua è collocata. Le maggiori concentrazioni di deposito superficiale erano visibili in corrispondenza della nuca del cristo, delle mani e dei piedi (fig. 1). Su tutte le superfici in legno policrome era presente uno strato di vernice lucida ingiallita, ed alcune colature che facevano pensare all’utilizzo di gommalacca (figg. 3-5). Le mani e i piedi erano caratterizzati da piccole aree stuccate e ridipinte in maniera grossolana con una tecnica a rigatino, operazioni eseguite in interventi di restauro precedenti (fig. 2). Vi erano inoltre piccole lacune con caduta della pellicola pittorica, segni dell’usura del tempo.

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